Progetti - Circolo Banchette APS

Il Circolo Banchette è un'Associazione di Promozione Sociale (APS) isctitta al RUNTS Registro Unitario Nazionale del Terzo Settore. Anno di nascita prima del 1760
Il Circolo Banchette APS (Associazione di Promozione Sociale) iscritto al RUNTS Registro Unico Nazionale del Terzo Settore. Anno di nascita prima del 1760
Il Circolo Banchette è un'Associazione di Promozione Sociale (APS)
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Progetti

RICERCHE E RIEVOCAZIONI STORICO-CULTURALI
PAGINA DI PROVA

Attualmente il Circolo Banchette APS, in collaborazione con il Liceo Classico "Carlo Botta" di Ivrea e con il patrocinio della Famiglia Quaglia, stiamo raccogliendo notizie storiche su Banchette e il suo Castello.

L'obbiettivo che ci siamo posti con il Liceo è di arrivare a produrre libri e o filmati frutto di queste ricerche.

Banchette, pur essendo un piccolo paese, era considerato il paese più dinamico e più all’avanguardia. Tutti invidiavano le capacità dei suoi abitanti di essere sempre i primi in tutto: tra i primi ad avere creato un’associazione per garantire le cure mediche ai concittadini; i più attivi nelle attività culturali, sportive, … le feste erano talmente apprezzate che gli abitanti dei comuni vicini, erano orgogliosi di poterci partecipare come fruitori ma anche alla loro realizzazione; tra i primi comuni a realizzare l’illuminazione pubblica ….
Già nell’antichità vista l’importanza del paese le unità di misura di Banchette venivano utilizzate anche dai comuni limitrofi ed erano tra le più diffuse nel Canavese.
Il BERTOLOTTI nel libro “PASSEGGIATE NEL CANAVESE” del 1867 definisce gli abitanti di Banchette “… Popolazione industriosa, i suoi abitanti, in passato, erano conosciuti in tutto il Canavese come allevatori di buoi e di maiali …”

     

Un’altra attività di cui abbiamo notizia è l’allevamento dei bachi da seta con una filatura di bozzoli che veniva praticata dalla famiglia Bianco in via del Castello, l’attuale via G. Marconi citata anche sul “DIZIONARIO Geografico Storico Statistico Commerciale del 1834” e nel “Vocabolario geografico storico statistico dell'Italia 1873”.
LA STORIA
Comune del Canavese, in provincia di Torino da cui dista 58 Km.
Si trova a 244 metri sul livello del mare.
La popolazione al censimento del 1971 è di 4.151 abitanti.
Nel suo territorio vi sono la Compagnia e la stazione dei Carabinieri di Ivrea-Banchette.
Di fronte alla Compagnia dei Carabinieri, ma in territorio di Ivrea, si trova il “Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco” Comando provinciale di Torino - Distaccamento di Ivrea.
Sede di “Distretto Sanitario e Servizi Socio Assistenziali” e del “Consultorio della Coppia” dell’Azienda Sanitaria Locale ASL TO4 di Ivrea Regione Piemonte. L’Ospedale ed i servizi sanitari centrali hanno sede ad Ivrea.
Il Comune dispone di un ufficio di Pubblica Sicurezza con sede ad Ivrea “Commissariato di Pubblica Sicurezza di Ivrea e Banchette”. In Ivrea si trovano anche il Tribunale, l’Ufficio Distrettuale delle Imposte, la Pretura, L’Ufficio del Registro e la Conservatoria dei Registri Immobiliari.
La stazione ferroviaria è ad Ivrea da cui Banchette dista 2 Km.

                   

Ex Centro Agricolo, gravita economicamente su Ivrea, da cui è separato dal corso della Dora Baltea.
Il nucleo originario è situato attorno al castello, costruito su uno sperone roccioso sovrastante il letto della Dora, mentre gli edifici moderni sono sorti più a sud in territorio pianeggiante.
 
Il suo territorio è costituito da una pianura intervallata da colli e solcata dal corso della Dora Baltea e da un suo affluente “Roggia Rossa” (nome originario Dora Rossa) nome derivato dal colore rossiccio dei suoi fondali.
CENNI STORICI
 Banchette, in antico Bancellæ, Castrum Banchettarum,
il nome sembra che derivi da i banchi di sabbia, lasciati dalla Dora Baltea su cui è sorto il paese.
Popolazione industriosa, i suoi abitanti, in passato, erano conosciuti in tutto il Canavese come allevatori di buoi e di maiali.
 
Esisteva anche una filatura di bozzoli e un allevamento di Bachi da Seta a cura della Fam. Bianco in via del Castello (ora via G. Marconi) Goffredo Casalis nel Dizionario Geografico Storico-Statistico-Commerciale del 1834 riportava: “Evvi una filatura de' bozzoli”.
Banchette, legata ad Ivrea da rapporti di sudditanza, ne seguì le vicende storiche e sociali.
 
Estinti i di Banchette, fu infeudata il 2 giugno 1619, con annessi Salerano e Samone a favore di De Damas fu in fine sotto la giurisdizione dei Pinchia.
 Banchette (Bancellae). Com. (C. Ivrea). Parr. (D. Ivrea). Vedi notizie e serie di parroci (1692-1770) per B., Salerano e Samone e dal 1789 per B. solo, in SAROGLIA (Gio.), Eporedia sacra; Ivrea 1887, 71. Damas (1619) inf. col M. Saluzzo (1639) succ. Fd. - Del Pozzo (1639) acq. Pinchia (1722) inf. col C. id. (1791) devol. Congr. carità. Cf. CASALIS, II, 56; XXVII, 440; Vallardi, I, 579; BERTOLOTTI, Passeggiate Canavese; IV, 165. 11778. -- SOMMARIO nella causa del signor Paolo Deceberg con intervento del signor cap. Ign. Stef. di lui padre, contro il sig. Procuratore generale di S. M. (Bertalazzone, relat. ) . =
(In Torino, nella Stamperia Reale, fo (28 pp. Farsi luogo, previo il r. Beneplacito, all'inv. del fd . di B. e Vignale, ridotti per la morte del conte Pietro Paclo Pinchia. Arch. camer. Declar. 616; 1793, 3. 11779. - BENVENUTI (Sac. Gio.). Atti del glorioso martire S. Cristoforo, patrono principale di Banchette e Salerano, terre antichissime vicine alla città d'Ivrea colle annotazioni. = Ivrea, 1806, nella stamperia della Società d’agricoltura, 8° (16 pp. 11780. - CIRCOLO famigliare di Banchette: Regolamento. = Ivrea, Stab. tip . L. Garda, 1888, 16° (15 pp. (11781). BANCHETTE. = - (in ROVERE, Il Piemonte; ms. CLXXV. Colle tavole: 1.- B (1847). 2. Chiesa di B. 1850).
dioc. d'Ivrea i Santi Patroni sono S. Cristoforo e S. Giacomo e si festeggiano il 25 luglio.
 
La chiesa è su una roccia e vi si accede da una rampa o da una lunghissima scalinata.
 
NOTIZIE STORICO – ARCHITETTONICHE
 
Dalle origini al 1750 - La chiesa parrocchiale, tra le più antiche della Diocesi (notizie dal 1210), è sempre stata alle dirette dipendenze del vescovo di Ivrea (era unita alla dignità dell'arcipretura del Capitolo della Cattedrale ed il canonico arciprete vi nominava un proprio vicario), per cui non è compresa tra le "Pievi" elencate nel "Liber Decimarum" del 1368/70.
 
Sotto questa parrocchiale erano in origine comprese anche le chiese di Salerano (divenuta parrocchiale autonoma nel 1789) e di Samone (staccatasi nel 1787), comunità limitrofe a Banchette.
 
Non conosciamo le varie vicende edilizie che portarono l'edificio ad assumere, nella prima metà del '700, l'aspetto raffigurato nel dipinto, con semplice linea e portichetto sulla facciata.
 
Dopo il 1750 - A partire dal 1835 la chiesa subì evidenti riplasmazioni fino ad assumere le attuali forme.  Su progetto iniziale del "misuratore" Ignazio Girelli si provvide al suo ampliamento sulla parte posteriore (per cui le attuali abside, sacrestia e navata sinistra poggiano sull'antico Municipio) e successivamente (1837) alla riparazione della copertura ed alla realizzazione (nel 1857) della grandiosa gradinata di accesso (dal fianco occidentale della chiesa).
 
La facciata, di forme neoclassiche, è oggi affiancata da due campanili.
 
 
IDENTIFICAZIONE E TERRITORIO
 
 
E l'unica chiesa dell'intero affresco che viene rappresentata di lato e non di fronte, per cui non si evidenzia la facciata.  Non è inoltre indicato il Castello (del XII secolo), dimora dal XVIII secolo dei nobili Pinchia.

Castello di Banchette
Il castello antichissimo, esisteva già nel XIV secolo, come casaforte. Costruita su ruderi di epoca Romana.
Riedificato dai Di Banchette. Infeudato il 2 giugno 1619, con annessi Salerano e Samone a favore di De Damas. Passa durante il regno dei Savoia ai Pinchia poi ai Passeren D’Hentreves, ai Novarese ed ora al Dott. Ing. Andrea Quaglia.
Il parco intorno al castello è di circa 30.000 mq con piante secolari e una rara pianta di Ginkgo biloba, unica specie ancora sopravvissuta della famiglia Ginkgoaceae, dell'intero ordine Ginkgoales e della divisione delle Ginkgophyta. È un albero antichissimo le cui origini risalgono a 250 milioni di anni fa nel Permiano e per questo è considerato un fossile vivente. È una specie relitta.  
CIRCOLO BANCHETTE APS
SITO REALIZZATO DA ROBERTO BIANCO
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